Quante note dovrebbero esserci, oltre le sette che conosciamo? L'enigma dell'ottava nota, la sublime combinazione dei suoni che proietta la musica al di là di sé stessa è come la via delle stelle, il "viaggio interstellare" sognato dai grandi della musica prima che la musica fosse…Eppure c'è sempre una parte di noi nascosta anche nella fantascienza: per questo possiamo riconoscerci negli ambienti più diversi, nelle iperboli della fantasia, dei pentagrammi, di un circolo di note che ritorna magari da un brano ad un altro. Non vogliamo parlare di plagio, ma semplicemente invitare all'ascolto di brani dalle note che si rimandano l'un l'altra come in uno specchio deformato. Se ispirazione di un autore da un altro c'è stata vogliamo pensare al riconoscimento di un successo e non ad una copia: gli stessi NT, del resto, sono stati i primi a riconoscere innesti che vanno dai Vanilla Fudge, ai Beatles, ai Rolling Stones, Deep Purple, Queen…fino alle finestre sui classici, che tanto hanno offerto ad una musica che si rinnovava nelle sue forme proprio attraverso la contaminazione. Molti altri autori si sono affacciati sul mondo della musica dei NT interpretandola e, a volte, traendone suggerimenti sicuramente validi e riconoscendone un genio dal volto molteplice, pronto a cambiare espressione e abito e luogo da un momento all'altro, ma dall'anima unica, inconfondibile che nessuno potrà mai imitare neanche nei migliori ritratti. Così come avviene a tutti i grandi della musica e della storia umana.