E,
tra i miei ricordi, anche un periodo in cui
ho lasciato i New-Trolls! Sì,
per un periodo mi sono staccato da loro, mi ero dimesso dimesso per un lavoro
a Milano, presso il negozio della ditta Davoli di via Bergognone. Mi sostituì,
come fonico, mio cugino Roberto di Padova, (soprannominato "Cartolina":
non chiedetemi perché, non lo so) con Giorgione che gestiva varie situazioni
all'interno dei Trolls. Giorgione era un ragazzone, sia di stazza che di cuore:
era un profugo italiano rientrato, con sua madre, dalla Libia. Faceva il postino
a Livorno, ma nei weekend seguiva i Ragazzi. Veniva da una collaborazione con
i Rokes, in quel tempo gestiti dai F.lli Vernassa, così fu conveniente
inserirlo anche con i Trolls. Si occupava di installare le luci, dello scarico
e carico del materiale e, sopratutto, quando non c'era Carlo l'impresario faceva
le sue veci, amministrativamente.
Una
Pagina triste...
Vi voglio raccontare quello che successe a Giorgione, per
commemorarne la memoria: una persona leale con i colleghi e con i New Trolls,
con cui ha lavorato, lasciandoci la VITA.
Per un paio di mesi seguii i loro
spostamenti attraverso i contatti telefonici che tenevo con mio cugino Roberto.
Un giorno ricevetti una telefonata da alcuni amici di Padova, che seguivano mio
cugino e i Ragazzi nei loro concerti: mi avvisavano di raggiungerli a San Donà
di Piave perché c'era stato un incidente. Il furgone si era capovolto ed
era uscito di strada.
Il giorno successivo mi richiamarono per darmi la triste
notizia: Giorgione era deceduto.
Voglio ringraziare gli amici di Padova che
hanno dato assistenza immediata: Franco, Livio, Paolino, Danilo e altri, che seguivano
il furgone con le loro macchine: uno di loro, Franco, tirò fuori tutta
la rabbia che aveva in corpo e riuscì a sollevare quel poco, dal lato della
portiera, il furgone: sufficientemente da permettere agli altri di estrarre Giorgione
che era rimasto incastrato sotto.
Raggiunsi
mio cugino a Riccione all'hotel Esplanade, dove anche i Ragazzi facevano base.
Il materiale fu recuperato da Armando Minelli: con il suo camion potemmo (io rimasi
con loro) terminare le serate già programmate.
A distanza di anni qualche
volta mi ritrovo a pensare al povero Giorgione che, per migliorare il tenore di
vita della sua famiglia facendo un doppio lavoro, ha perso la vita.
CIAO- GIORGIONE.
Alcune
pagine dell'agenda del 1969 di Paolo. Si intravvedono gli appunti delle date dei
numerosi concerti che i New Trolls facevano su e giù per l'Italia...
Ho
rispolverato le agende dove mi segnavo le date, i compensi e i numeri di telefono:
nell'agenda del 1972 ho trovato che il 5 novembre, al dancing "I Tigli",
ho fatto una serata con il gruppo Nuova Idea che, se non erro, aveva Giorgio Usai
alle tastiere e Ricky Belloni alla chitarra, con gli altri componenti del gruppo:
Paolo, Claudio ed Enrico. In quel periodo facevo una tournée con Alan Sorrenti
e alcune date con i New Trolls.
Alcuni spostamenti dei Ragazzi in dicembre:
l'8 a Torino, il 9 a Sovicille, il 10 a Baggio, Milano, il lunedì a Roma,
al Teatro delle Vittorie, per un Passaggio televisivo
.Questo per dire come,
in quegli anni, si fosse sotto pressione. Descrivo una giornata tipo di lavoro:
partenza la mattina, solitamente da Genova, il giorno stesso del concerto, se
questo era entro i 200-300 km. Una volta sul posto, si prendeva contatto con il
proprietario del locale, il quale ti trattava come se fossimo zingari: raramente
si riusciva ad ottenere un accordo su come installare l'impianto audio o dove
posizionare le piantane delle luci senza togliere tavoli dalla sala. Poi, finalmente,
si passava allo scarico e
montaggio del materiale.
Dopo
avere collaudato che il tutto fosse funzionante si iniziava a provare, con i Ragazzi
che, nel frattempo, erano arrivati sul posto. Si facevano gli aggiustamenti del
caso per poi iniziare le prove vere e proprie: Pepi faceva i puntamenti mentre
io mettevo a punto i suoni e i livelli, concordandone con i Ragazzi la qualità.
Certo, durante il concerto cambiavo sempre qualcosa: proprio per la presenza del
pubblico l'acustica cambiava e, di conseguenza, cambiavano le sonorità. In tutti
i locali i rispettivi proprietari ci facevano la stessa considerazione: i volumi!
Si raccomandavano di non alzare troppo il volume degli impianti di amplificazione!
Naturalmente li rassicuravamo che sarebbe andato tutto bene..!
Si
concordava poi l'orario per l'inizio del concerto. Noi, naturalmente, prima di
predisporre gli strumenti e l'impianto audio, aspettavamo l'ok dall'impresario
Vernassa. Esisteva già allora il problema diincassare il dovuto e Vernassa,
per questo, era il migliore.
Terminato il concerto noi iniziavamo subito a
smontare le attrezzature per poter poi caricare il più in fretta possibile:
si ripartiva subito per un'altra località, se questa era lontana, altrimenti
si cenava con quello che si trovava: più di qualche volta i Ragazzi ci
aspettavano al ristorante, prenotando anche per noi.
Con
le continue innovazioni tecniche i New Trolls hanno dato il La ad un nuovo e continuo
cambiamento tecnologico. Ogni qualvolta che si sentiva l'esigenza di avere delle
sonorità diverse o un qualche suono con distorsione (tanto usato in quei
tempi) ci si recava il giorno dopo (o il primo giorno libero) alla Davoli, ditta
che ci forniva il materiale audio e, con l'Ing. Capuccini e altri tecnici modificavano,
sotto la supervisione di Nico o Vittorio, a seconda delle necessità di
ognuno, gli amplificatori, fino a trovare le sonorità volute. Questo dimostra
come ci si muovesse nel campo tecnologico musicale: sempre in salita ma anche,
da parte nostra, dei tecnici, con sempre più richieste di modifiche agli impianti
audio, tipo: modifiche ai mixer, richiesta di più canali, la possibilità di avere
separato il volume del canale del microfono, da quello di sala a quello del monitor.
Naturalmente trovavo terreno fertile per le richieste che facevo alle ditte interessate,
dato che noi eravamo coloro che sperimentavano e collaudavano i materiali che
via via loro producevano. Tutta questa continua collaborazione da ambo le parti
contribuì a far nascere una nuova figura di lavoratore: il fonico. E' pur vero
che, inizialmente, facevo questo lavoro per lo spirito d'avventura ma poi, con
l'andare del tempo, le richieste di collaborazione venivano con insistenza da
vari e da più settori,
così
decisi che valeva la pena di tentare quella nuova strada. Avevo già sperimentato
il lavoro in teatro: già allora si sentiva l'esigenza di avere delle apparecchiature
tecniche che potessero semplificare il lavoro degli attori, aiutandoli tecnicamente.
Fu così che decisi di prendere in considerazione l'ipotesi di continuare a fare
il fonico seriamente. Allora, nei teatri, non esistevano impianti audio per l'ascolto:
gli attori recitavano con la tecnica del diaframma (alla scuola d'arte ti insegnano
ad usare e dosare la voce utilizzando il diaframma). Ma ora, nonostante gli attori
abbiano dalla scuola l'impostazione della voce come una volta, utilizzano i radiomicrofoni
e degli ottimi impianti audio per farsi sentire meglio ed affaticarsi meno. Nella
tournée con Ornella Vanoni i New Trolls, al termine dello spettacolo, venivano
con lei verso il boccascena cantando solo con le voci, senza accompagnamento:
vi assicuro che era un momento emozionante, avevano una sonorità, un impasto di
voci e una potenza tale che in tutti i teatri che abbiamo toccato, con capienze
diverse, riuscivano ad arrivare con le loro voci fino alla piccionaia senza bisogno
dell'amplificazione! I Ragazzi anche nei momenti più impensati si mettevano a
provare le intonazioni, ad esempio: iniziava Gianni e, di seguito, gli altri lo
seguivano, provavano le armoniche, le varie tonalità fino a che non riuscivano
a trovare l'impasto giusto. Questo succedeva ovunque, in mezzo alla strada, all'ingresso
di una hall di un hotel qualsiasi: praticamente quando qualcuno aveva un'idea
subito tutti cercavano di svilupparla. Questo dimostrava la loro grande professionalità,
la loro volontà di perfezione.