Ciao
a tutti, sono Paolo G. tecnico e fonico dei New Trolls dal 1969 al 1976.In queste
pagine che mi hanno messo a disposizione i gestori di questo sito vorrei raccontare
il periodo della mia vita forse più bello, ma anche più faticoso
e ricco di
emozioni. A distanza di qualche anno posso ora analizzare, quel
periodo in cui le cose cambiavano rapidamente sia sul piano musicale che politico:
ora che, con il
prendere coscienza della vita reale, ti fai anche una tua
idea politica, posso dire che i ragazzi (li ho sempre chiamati così!),
non sono mai stati coinvolti, né hanno mai preso una posizione politica:
il loro credo era suonare, divertirsi suonando!C'era una sana competizione con
gli altri gruppi allora nel panorama musicale italiano, tipo i POOH, I DIK DIK,
L'Equipe 84, I Camaleonti, La Premiata Forneria Marconi, ecc. Quando iniziai la
collaborazione con loro venivo da tre anni di lavoro con i Rokes, un gruppo inglese
stabilitosi in Italia, a Roma.
Per
quell'epoca era un gruppo innovativo, visto che furono i primi ad utilizzare le
luci come parte dello spettacolo, abbinandole alla coreografia dei concerti che
tenevano in tutti i teatri d'Italia. Quando smisi con loro, l'agenzia dei f.lli
Vernassa, noti impresari, mi presentò ai ragazzi dei NT, dato che gestivano
i concerti anche per loro. Naturalmente entrai subito a far parte della "famiglia"
come tecnico delle luci; poi, con l'uscita di Mandrake (allora tecnico audio),
presi il suo posto come tecnico ufficiale dei New Trolls.

Il
loro impianto audio era un mixer Davoli a valvole con delle casse Vulcan 100:
non era il massimo... Si prese allora contatto con la ditta Davoli per rinnovare
l'impianto audio e, da allora, è iniziato il cambiamento tecnico che, piano
piano, ci ha portati ai giorni nostri.
L'innovazione tecnica dei vari gruppi
si è sviluppata grazie alle esigenze che i ragazzi ed io, come tecnico
audio, sentivamo ogni qualvolta si faceva un concerto: l'esigenza nasceva dal
fatto che i ragazzi acquisivano sempre più successo, con un aumento del
pubblico nei locali in forma esponenziale. Fu in un concerto a Bologna, alla festa
dell'Unità, con circa 15-20.000 persone che, per fare sentire l'assolo di chitarra
di Nico, decisi di piazzare un microfono di fronte al suo amplificatore: fu la
svolta!
Si
decise allora di prendere un mixer più grande, con più microfoni,
per amplificare quasi tutto. Devo dire che fummo i primi ad utilizzare quel sistema
che, poi, venne copiato da tutti.
Ho tante storie da raccontarvi
felice
di mettere a disposizione di tutti voi i miei ricordi. Vi siete mai domandati,
ad esempio, come sono nati i suoni della batteria di Gianni Belleno, sul disco
del Concerto Grosso n.1, registrato in studio alla Fonit Cetra a Milano, allora
casa discografica dei ragazzi?
Con
l'acquisizione di un mixer più capiente, da 8 ch. (canali) a 12 per poi
arrivare a 24 ch., abbiamo microfonato, oltre alle voci, anche quasi tutti gli
strumenti, ottenendo la possibilità di far sentire un mixaggio più
omogeneo. Ritornando ai suoni di Gianni: lui, nei suoi assoli di batteria utilizzava
anche
i gomiti! Premendo con il gomito e suonando con la bacchetta riusciva, con una
pressione più o meno forte sulla pelle, a cambiare la tonalità del
tom. Così, per amplificare quell'effetto, Nico o a volte Vittorio posizionavano
un microfono sotto al tom, in modo da poter sentire meglio l'effetto.

Poi,
quando Gianni iniziò ad usare anche il mento (sempre negli assoli), il
microfono veniva amplificato in modo tale da essere al limite dell'innesco: così,
non appena Gianni toccava la pelle del tom si produceva un suono "allungato":
un vero e proprio effetto.
In Concerto Grosso n.1, registrato alla Fonit Cetra
a Milano, è stato utilizzato lo stesso sistema dei concerti live. Credo
di potere affermare che proprio i New Trolls siano stati i primi a registrare
un live, naturalmente senza il pubblico, se non con alcune fans.
Con l'arrivo
dei fratelli Vernassa le serate si sono moltiplicate a dismisura: non ricordo
il periodo preciso, farò una ricerca più approfondita nelle mie
vecchie agende. Durante l'estate si faceva tappa a Rimini, al Gufo: questo nome
è mitico perché tutti i gruppi che bazzicavano in Romagna si ritrovavano
in questa locanda tipica dei camionisti. La prorietaria era divenuta la mamma,
la sorella, l'amica di tutti: lei trattava tutti alla stessa maniera, sia che
fossero
famosi o meno. Aveva sempre una parola di sostegno se eri stanco per
i km fatti la notte prima, o di incoraggiamento se l'artista aveva un disco che
funzionava poco. Devo dire che il Grande Lucio Battisti o il cantante del Banco
del Mutuo Soccorso devono molto a questa donna perché nei momenti difficili
ha dato loro un aiuto concreto in diversi modi.
I
ragazzi (New Trolls) alloggiavano all'Hotel Coronado: finito il concerto ci si
ritrovava con altri gruppi, come i Camaleonti,nelle sale sotto l'hotel per giocare
a dadi o a poker: devo dire che per me è stato un periodo felice, dato
che vincevo spesso: tanto che, con le vincite,ho potuto acquistare una cinquecento,
la mia prima auto. Nel frattempo Nico aveva un sacco di problemi con la auto:
una Mercedes Pagoda a cui "bolliva la testa"! Una notte a Milano, vicino
a piazza Duomo, in un night club all'epoca famoso c'erano i Pooh che suonavano
come orchestra da ballo: questo per dire che i New Trolls raggiunsero la notorietà
molto prima dei Pooh.
La prossima volta vi racconterò del periodo di
Roma Dimenticavo! Per chi non lo sapesse: il testo di un pezzo in cui i ragazzi
parlano del gioco dei dadi (n.d.r.: "Al bar dell'angolo", da "Senza
orario, senza bandiera") è basato sulla realtà testata da me
personalmente. Nelle sere d'estate a Sturla a Mare ci si metteva a giocare con
i dadi in mezzo alla strada: poi qualcuno gridava: - Attenti ai vigili! E
un
fuggi fuggi generale, con il furbo di turno che intascava quanto rimaneva per
terra!.